In ultimo, immagina una vita priva di amore, priva della sensazione di essere completamente accolto, visto e ricevuto con totale accettazione e amore dall’altro. Come ti senti se pensi ad una vitá così? Cosa ti manca? Che vantaggi ci sono? Queste riflessioni sono intese a farti immergere nei temi che trattiamo e farti notare come te li vivi personalmente. In prima istanza le definizioni che tu personalmente dai di questi 3 termini: sesso, amore e denaro. Anche il ruolo che questi aspetti hanno nella tua vita potrebbe esserti adesso un pò più chiaro e oltre a questo spero che siano emersi desideri e paure che hai rispetto a questi 3 temi che, come vederemo sono uno il riflesso dell’altro e insieme formano una parte così grande e importante della nostra vita. Iniziamo ad esplorare più in profonditá il vero significato che questo triangolo di amore, sesso e denaro rappresenta e il potenziale nascosto al suo interno. Così che sará anche possibile esplorare come questi 3 temi si influenzano a vicenda e rivelano tanti diversi strati del nostro essere.
Cominciamo dalla fina, dall'ultimo concetto nominato, dall'amore. Per amore io intendo quello incondizionato, che non tutti credono esista se non nel contatto con il divino, quell'amore puro, che non può fare errori e non chiede niente se non la completa lealtá a se stessi e alla propria essenza. A mio avviso questo amore è possibile anche fra noi umani, se non come prodotto finito, come movimento evolutivo. Credere che questo amore è possibile è stato per me un grande supporto nel mio processo di crescita spirituale. La mia definizione di amore incondizionato è sinonimo di spiritualitá. Per amore incodizionato o spiritualitá intendo un processo che vede prima il movimento di apertura dei centri energetici che dalla radice salgono fino al cuore e una volta raggiunto il cuore l’apertura di un portale di possibilitá energetiche, un fiore che apre l’accesso alle sfere superiori. La materia viene allora infusa dell’essenza dello spirito e lo spirito ha la possibilitá di incarnarsi nella materia. Ora che abbiamo una definizione, vorrei parlare di dove e come possiamo fare esperienza di questo amore incondizionato durante la nostra vita. Quale occasioni abbiamo e come poterle utilizzare per espansione nel percorso di crescita personale. Alla nascita i genitori o chi si prende cura dell’infante ha un incarico divino di amare il bambino. Anche la nostra fisiologia supporta questo processo di creazione di un legame intimo e profondo fra genitori e nascituro. Forse avete sentito parlare del fatto che i visetti rotondi dei neonati sono creati dalla natura per rendere i bebé adorabili ai nostri occhi e indurre negli adulti una tenerezza e amoreveolezza spontanea. Gli ormoni che si sviluppano in gravidenza nella madre hanno anche il compito di supportare la cura del bambino. Questa è la prima stazione dove l’anima esplora quante informazioni sono disponibili in quella famiglia per consentire il flusso dell’amore incondizionato. Talvolta questa prima stazione non riesce a riempire i nostri serbatoi d’amore. In alcuni casi l’anima sceglie un percorso diverso, un percorso con genitori non sono in grado di amarci nel modo in cui noi ne abbiamo bisogno. A questo proposito vorrei aggiungere una riflessione sulle conseguenze di questo fenomeno. Questa è ovviamente una generalizzazione, eppure spesso si pensa che il mondo sia diviso in 2 gruppi, da un lato coloro che sono stati fortunati e hanno ricevuto questo importante amore alla nascita e per questo motivo hanno avuto una vita che è andata sempre bene mentre dall’altro ci sono coloro a cui è mancato l’amore incondizionato dei genitori e che a causa di ciò hanno incontrato tutta una serie di ostacoli nella vita. Io ho notato anche delle altre differenze fra questi due gruppi, la più importante è che coloro che sono cresciuti amati e hanno avuto poche avversitá nella vita, sono spesso meno capaci di empatizare con il prossimo in difficoltá, non capiscono, non conoscono e quindi non riescono a empatizzare con la profonditá della sofferenza altrui. Coloro che non si sono sentiti particolarmente amati da piccoli, hanno spesso fatto un percoso più conspevole di conscenza di sé e di guarigione che li ha portati ad essere più empatici, sensibili e capaci di attenzione sincera per l’altro. Chi è il più fortunato di questi due gruppi non è quindi scritto nella roccia, come in tante cose nella vita, dipende da cosa decidiamo di fare con le carte che ci vengono date. Una seconda possibilitá di ricevere amore incondizionato e quindi di fare esperienza personale di quella connessione divina con se stessi, quindi il sentirsi perfetti così come si è, completamente allineati con il divino e con tutto ciò che è, avviene nel contatto con i nonni. Se questo non succede di solito non si soffre (non ho mai sentito qualcuno deluso perché i nonni non erano bravi nonni), ma se avviene è un dono che può fare la differenza. Il motivo per cui menziono questa modalitá di accesso all’amore incondizionato è perche’ noto che viene sottovalutata da molti e mi sembra un peccato. Il nonno o la nonna, sono consanguinei, appartengono al nostro patrimonio transgenerazionale e questo rende il legame molto speciale, viscerale. Quando tua nonna era in attesa di tua madre, dentro tua madre nell’utero era giá presente l’ovulo che poi fecondato sei diventato/a tu. Quindi tu c’eri giá in potenza quando tua madre era in grembo a tua nonna materna. Questo spiega perché il contatto con i nonni può essere di così tanta guarigione. Questo rende chiaro il potenziale presente in quel legame. Se hai un nonno o una nonna speciale che è riuscito/a a farti arrivare quell’amore incondizionato di cui stiamo parlando, ma non ti eri mai soffermato e reso conto di questo, spero questa considerazione ti aiuti. Una terza occasione di accedre all’amore incondizionato è nel contatto con un partner romantico. Questo richiede che entrambi i partner siano abbastanza consapevoli da non cadere in una dinamica fissa di genitore-figlio, terapeuta-paziente: cioè una dinamica dove uno dei due è sempre nel ruolo di chi da attenzione, tempo, cure e l’altro è prevalentemente nel tuolo di chi prende soltanto. Questa dinamica ha molti effetti collaterali deleteri per la coppia e non funziona neanche per lo scopo di ricevere amore incondizionato. L’amore incondizionateo che ci si può scambiare o aspirare a scambiare nel rapporto di coppia, è un amore adulto, un amore che richiede equilibrio e scambio equo. Mentre nella dinamica che appartiene al bambino, è previsto che il genitore o anziano della famiglia dia incondizionatamente e il bambino riceva soltanto con gratitudine, nel rapporto fra adulti lo scambio di amore sano richiede che ognuna delle parti sia forte e solida abbastanza per sostenere un equo scambio di dare e avere. Per raggiungere questa soliditá può essere richiesto un percorso di crescita personale. Una volta pronti per un rapporto adulto di amore, abbiamo accesso all’intimitá emotiva del rapporto romantico. Nell’intimitá emotiva ci sentiamo al sicuro e c’è terreno fertile per aprirsi a ricevere e per espandere i nostri limiti. Chi crediamo di essere si evolve, quanto crediamo di poter desiderare cresce e quanto amore riteniamo di meritare si espande. Una quarta via per entrare in contatto con l’amore incondizionato è il contatto privilegiato e speciale che si può stabilire con l’amore divino. Non pensare solo a chi prende i voti, perché questo contatto può avvenire nel contesto di un percorso spirituale laico di ogni tipo. Quello che è importante notare, è che questa esperienza di amore profondo, trasforma il rapporto con la dimensione del denaro e della sessualitá. Meditare è una modalitá per entrare in contatto con il divino e connettersi con la sorgente di amore divino. La meditazione può essere fatta seduti su un cuscino, camminando in natura o praticando yoga o qigong. Esiste anche la meditazione orgasmica praticata nel buddismo, che è un bellissimo esempio di come sesso, amore e denaro tendono in modo naturale a intrecciarsi nell’universo. La meditazione in essenza è entrare in contatto profondo con se stessi. Nel profondo di noi stessi, dove troviamo la scintilla divina, il frammento del divino che si è incarnato nella forma che conosci come te stesso/s. Il motivo per cui tanti adorano meditare è proprio perché ci avvicina a questa serrgente di amore incondizionato che ci porta talmente tanto benessere e guarigione. Quando ci sentiamo amati così pienamente tutto sembra avere senso e niente sembra più così importante. La sessualitá che è la stessa cosa che fa si che noi siamo concepiti e nasciamo, è anche quello che distingue una rapporto fra due persone che è amicizia da quello che diventa progetto di relazione romantica e vita condivisa. Ma sesso è anche il nome dato a quella cosa che viene usata per stuprare, per violare sessualmente. Il sesso viene talvolta vissuto come porta per l’estasi e altre volte come pericoloso, eccitante e sporco. Insoma, tutto quello che associamo alla sessualitá tende a toccarci nell’intimo. La sessualitá ha anche in sé il seme del profondo e potente potere personale che scaturisce nel femminile quando viene stabilito un rapporto forte con il proprio centro energetico attraverso la sessualitá. Questo è in grado di consentire al femminile di essere al sicuro, di splendere, di creare e procreare, di espandersi e così facendo di creare un ambiente favorevole alla crescita, al potenziamento ed all’espansione anche per l’energia maschile presente intorno a lei. La molteplicitá di applicazione del concetto di sessualitá appena descritte rende chiaro che ci sono diverse interpretazioni di sessualitá. Lascia che ti introduca la mia personale definizione, la definizione essenziale, trascendente e più pura di quello che la sessualitá è in grado di rappresentare nella nostra vita. Per sessualitá intendo un esperienza carnale di desiderio profondo che quando è percepito fa salire un fuoco che accende gli occhi di stupefatto entusiasmo e fa emergere un sorriso estatico e leggero dal profondo del nostro essere. Il tipo di sessualitá che descrivo è uno spazio dentro di te a cui si può avere accesso quando si è approfondita la conoscenza di sè e si sono guariti i blocchi che ne bloccano l’accesso. Un processo graduale di consapevolezza che ad ogni passo libera la strada verso l’essenza. Dalla prospettiva dell’essenza, quello che viene comunemente descritto come sesso si trasforma in seguire il proprio desiderio profondo in estasi. Bob Moore, un guaritore Irlandese capace di vedere l’energia osservò che non esisteva un’ energia sessuale come energia separata, ma che quando la sessualitá aveva luogo quello che si osservava era energia vitale. Questo mi fa pensare che quando incarniamo l’essenza della sessualitá come descritta sopra, siamo in un flusso di vitalitá arricchito e potenziato. Dei semplici passi per aprirci di più ad un sano rapporto con la nostra dimensione sessuale passano attraverso il nostro rapporto con il desiderio. Ad un primo stadio puoi semplicemente connetterti di più col desiderio quando decidi cosa mangiare per cena, che programma guardare in televisione quella sera o che messaggio vuoi condividere con quella persona a te cosí cara che non senti da un pò. Un secondo passo potrebbe essere di guardare agli spazi in cui puoi usare di più il tuo desiderio nella tua vita: ci sono spazi in cui puoi essere più presente al tuo desiderio profondo nel tuo lavoro? In come è arredata la casa? In come ti vesti? Etc. Inizia in piccolo e cresci organicamente. Un esercizio più complesso e trasformativo è stilare una lista di 50 o anche 100 desideri. Igor Sibaldi ha elaborato una tecnica per creare questa lista dove i desideri devono seguire dei criteri particolari che inducono l’approfondimento del contatto profondo con se stessi e con il proprio sentire profondo. È un esercizio che richiede molto tempo ed energia, una sfida, ma anche una grande espansione. Il denaro o abbondanza è strettamente collegato alla nostra capacitá di funzionare nel mondo materiale. La legge stabilisce un minimo sindacale di stipendio che viene considerato il minimo per una vita simil decorosa. Similmente in molte societá ci sono anche degli standard che identificano un livello minimo di reddito sotto al quale si viene considerati poveri per cui si pagano molte meno tasse sul reddito o si ricevono sussidi dal governo per compensare il reddito mancante. Nello stesso modo ci sono dei limiti di ricchezza sopra ai quali molti paesi chiedono un pagamento di tasse molto superiore in percentuale. Tutto questo è uno specchio dei credo più comuni sull’abbondanza che tutti ci portiamo dentro: sei hai troppo poco sei vittima e il sistema si prende cura di te, ma tenendoti in scarsitá, se sei ‘troppo’ ricco vieni punito con un tassazione superiore. I ricchi raramente pagano realmente quelle tasse, ma per i poveri è rassicurante sapere che c’è una punizione per i ricchi. A livello psicologico c’è un fenomeno molto interessante, ovvero la percezione di abbondanza e di scarsitá che è solitamente scollegata dal reale livello di reddito. Ci sono persone con un bassissimo reddito che si considerano contenti e soddisfatti, e altri che potrebbero essere considerati oggettivamente benestanti o anche ricchi sfondati, ma che non sentono di aver mai abbastanza denaro e sono sempre alla ricerca di qualcos’altro. Quando mi sento abbondante, sto bene a prescindere da quanto guadagno. Sentirmi abbondante significa credere che delle cose fantastiche possono succedermi, che è normale, naturale. Quando abbiamo un mindset di abbondanza sentiamo nel profondo che tutto andrá bene, che l’universo si prenderá cura di noi. Vivere con una sensazione di scarsitá vuol dire, invece, considerare normale che tante cose mi manchino, siano carenti o scarse nella mia vita. Se qualcuno bussa alla porta e aprendo vedo un corriere con un mazzo di fiori, il primo pensiero è ‘deve aver sbagliato indirizzo’. Se camminando per stra vedo qualcuno sorridere con ammirazione nella mia direzione, mi giro per guardare dentro dietro di me a chi sta sorridendo, escludendo a priori che quel sorriso sia per me. Se mi fanno un complimento sul mio aspetto, reagisco dicendo cose tipo ‘non mi sembra, sará un impressione.’ La così detta mentalitá di scarsitá ci porta a rifiutare i doni di abbondanza che riceviamo, spesso senza neanche rendercene conto. È un meccanismo di protezione che attiviamo inconsciamente per stare al sicuro, evitare dolore e delusioni. La scarsità diventa una sicurezza su cui possiamo fare affidamento mentre l’abbondanza viene vista come un illusione che ci può deludere profondamente e ferire. L’aspetto fondamentale da cogliere qui è che quando usiamo il termine denaro quello che in potenza si nasconde dietro è abbondanza. Se ci sentiamo abbodanti non abbiamo bisogno di denaro e allo stesso tempo quando ci sentiamo abbondanti, tutto il denaro di cui abbiamo bisogno è a nostra disposizione. Ma cosa fa la differenza ed influenza se guardiamo alla vita da una prospettiva di abbondanza o da una di scarsitá? La mia risposta è che tanto più amore è presente nella nostra vita, tanta più abbondanza è possibile. Accettare abbondanza nella nostra vita, è la stessa cosa che accettare amore, aprirsi al nostro desiderio più profondo e credere che è possibile e normale per noi perché siamo amati dal divino. Un inizio per ammorbidire i nostri credo di scarsitá potrebbe essere tenere un diario di tutti i doni ricevuti quel giorno: un sorriso dal vicino di casa, un messaggio da una persona che ci ha detto qualcosa di positivo, qualcuno che ci ha aiutato al supermercato a prendere qualcosa dallo scaffale più alto che non riuscivamo a raggiungere da soli, una monetina trovata per terra, un bambino che ci ha regalato un fiore per strada etc. Noterai che entrare in questo flusso di ricevere con gioia ti fa venire una gran voglia di fare tu a tuo volta molti di questi piccoli regali a te stessa e agli altri. Un secondo passo piuttosto grande, ma importante è imparare a chiedere aiuto o almeno ad accettarlo quando offerto. Bastano piccole cose per iniziare. Puoi chiedere che qualcuno ti porti un bicchiere d’acqua se tu sei seduto e l’altro è in piedi vicino alla cucina, oppure puoi chiedere che qualcuno ti accompagni ad un appuntamento, o anche solo chiedere ad un amico di sentirvi per fare quattro chiacchiere. Mano a mano che ti senti a tuo agio puoi passare a chiedere aiuto per traslocare o per fare pratiche che per te sono ostiche, chiedere consiglio su un tema in cui un amico è più ferrato. Un terzo passo potrebbe essere cercare una collaborazione con altri per una qualsiasi attivitá ludica o di lavoro in cui ti esponi al lavoro insieme ad altri che inevitabilmente ti indurrá a dare e ricevere e dover restare presente a te stesso, a come ti senti, comunicare ció che preferisci e di cui hai bisogno. Definire i tui confini personali e difenderli mentre entri anche in un contatto collaborativo con l’altro. Tutto questo favorirá la consapevolezza di te stesso/a di ti porterá ai confini della tua capacitá di ricevere per capirla, guarirla ed espanderla. COME SI MANIFESTA LA DISARMONIA In questo triangolo fra sesso, amore e denaro, che a questo punto è più appropriato definire desiderio, amore spirituale incondizionato e abbondanza ci sono delle dinamiche che vale la pena analizzare per capire come si manifesta lo squilibrio e quindi come riconoscerlo quando lo si incontra in se stessi e negli altri. La disarmonia può manifestarsi in eccesso o in carenza. In base alle osservazioni che ho potuto fare nella mia esperienza, ci possono essere uno o più di questi 3 poli che sono più attivi oppure che sono più depotenziati. Nella mia esperienza capire il collegamento fra questi 3 aspetti così come l’abbiamo spiegata ora può aiutare molto la comprensione di cosa è necessario per riequilibrare il sistema nella sua totalitá. Mi sento di dire che non ci può essere felicitá piena se tutti e 3 questi aspetti non sono in equilibrio. Con uguale convinzione mi sento di affermare che ci sono infiniti modi di fare esperienza di equilibrio del sistema, probabilmente un modo diverso per ogni essere umano sulla terra. Questo è importante perché, pur usando delle informazioni raccolte dall’osservazione della mia vita e della vita di altri che hanno condiviso con me, ritengo che la guarigione sia un percorso individuale di autoconsapevolezza personale e unico.Il mio invito è a evitare i paragoni con altri e usare le informazioni fornite qui solo allo scopo di arrichhire il tuo percorso personale. Quello che ho potuto osservare sono 2 tipi principali di disarmonia: La disarmonia di tutti e 3 gli aspetti, ma non troppo intensa. In questi casi la disarminia non è particolarmente invalidante, ma limita la crescita. Si nota non tanto di avere problemi pratici quanto il non riuscire ad uscire da certi meccanismi che ci tengono dove stiamo. Ad esempio, dal non riuscire a cambiare lavoro, quindi reddito, quindi non realizzare una passione o talento come professione, oppure un altro esempio è il non riuscire ad avere una relazione che ci rende veramente felici e ci fa sentire in crescita ed espansione, ma non riuscire ad aprirci alla relazione che desideriamo veramente e diventare la persona che essere in quella relazione ci richiede di essere. Questo tipo di disarmonia viene spesso vissuto come una stagnazione, un non riuscire a muovere le cose nella propria vita come vorremmo, una lentezza eccessiva o troppi ostacoli esterni che ci impediscono i movimenti energetici. Francamente questo tipo di disequilibrio può essere anche vissuto come non visibile, non grave abbastanza da attivarci a reagire ad esso e quindi da attivare il nostro ambiente. Alcuni scenari tipici sono:
Si può vivere, o meglio sopravvivere, benissimo fino alla fine dei propri giorni con questo tipo di disarmonia, lo fanno in tanti. Proprio per questo questa disarmonia viene spesso sottovalutata o ignorata. Le conseguenze di ciò possono essere diverse a seconda di chi sei e cosa sei venuto a fare su questa terra e quanto è importante per la tua anima che tu faccia le cose per cui ti sei incarnato, proprio in questa vita. Il secondo tipo di disarmina funziona in modo molto diverso. Questa seconda disarminia si manifesta con un apparente eccesso di abbondanza in uno dei 3 aspetti: sesso, amore o denaro, con estrema carenza negli altri 2 aspetti. Parlo di ‘apparente’ e di ‘eccesso’ perché quello che sembra un surprlus di energia in uno degli aspetti è in realtá un movimento di disarmonia e la qualitá di questa qualitá in eccesso lo mostra chiaramente. Per essere chiari: la persona che sta facendo esperienza di avere tantissimo sesso nella sua vita, ma in realtá non riesce nenache a godersi la sessualitá, non c’è desiderio profondo che viene condiviso nell’intimitá con un/a partner. Tutto questo mentre l’amore incondizionato e la capacitá di vivere nell’abbondanza sono completamente assenti. Oppure un asceta che è in un eremo e completamente avvolto da quello che considera amore divino, ma è diventato inavvicinabile dal resto degli essere umani e vive in totale povertá perché ritine di dover essere solo e dover fare la fame per meritare l’amore divino. In base all mia definizione questo che l’asceta di questo esempio riceve, non è amore incondizionato, se lo fosse l’effetto sull’asceta sarebbe di emanzione al suo ambiente di questo amore: persone che si possono rivolgere a lui e che si occupano di lui portandogli cibo, ad esempio, non isolamento e autoimposta sofferenza sul piano materiale. Un caso di eccesso nel campo di denaro mi è stato raccontato da un collega pochi giorni fa: un ragazzo giovanissimo che guardagna 10 mila euro al mese, ma non solo non se li riesce a godere perché non riesce a creare una vita che realmente lo soddisfi, ma l’amore dei genitori gli è mancato in modo traumatico e l’amore romantico e la sua capacitá di stare nell’intimitá e nel desiderio è afflitta da grandi insicurezze. Questi esempi sembrano e sono estremi e dolorosi, però, in base a quello che ho potuto osservare, il vantaggio di questo tipo di disarmonia è che rende urgente un’azione restorativa, un processo di guarigione. Questo tipo di disarmonia è infatti una specie di prima fase di guarigione. È raro che si resti molto a lungo in questa fase. Si potrebbe dire che è l’inizio del nuovo capitolo. Putroppo non c’è garanzia che questi eccessi portino alla guarigione, ma statisticamente in queste fasi di eccesso si diventa più visibili e quindi più difficili da sottovalutare o ignorare. Se il riconoscimento avviene all’esterno, nell’ambiente in cui ci viviamo, questo può attivare aiuto spontaneo dall’ambiente, ma anche se il riconoscimento è più personale e di autoconsapevolezza e autoriflessione, in queste fasi estreme siamo più proni a chiedere aiuto professionale. Quando si inizia un percorso di guarigione, si sviluppa sempre maggiore consapevolezza di sè, dei propri bisogni e di ciò di cui abbiamo desidero e bisogno per guarire. Partendo da questo tipo di squilibrio estremo è veramente possibile iniziare una trasformazione e guarigione potente. COME SI GUARISCE Infine un paio di annotazioni utili da tenere presenti durante il percorso di guarigione distillate dalla mia esperienza personale e professionale:
Lara Briozzo
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