Lavorando con coppie mi trovo spesso a parlare di come funzionano le emozioni, chi crea le emozioni e chi ne è responsabile. Spesso si dicono cose come: ‘mi fai arrabbiare’ oppure ‘mi ferisci’ e quello che succede dopo un affermazioni simile va solitamente in una di queste due direzioni: o totale rinnego di ciò che dice l’altro ‘non è vero’, ‘ma cosa ho fatto io?’ oppure l’altro entra nel senso di colpa. Nessuna delle due reazioni è di aiuto alla comunicazione. Quello che nessuno ci insegna a casa o a scuola è che ognuno di noi è responsabile per le sue emozioni.
Con tutto il mio mondo interiore di passate esperienze che mi hanno insegnato ad attribuire certi significati a certe cose e con tutto il dolore che ho sopportato e non ancora guarito, reagisco al mio partner. Il mio partner fa qualcosa e io reagisco usando informazioni che risalgono spesso ad un periodo precendente alla relazione in cui sono ora.
Ad esempio il mio partner si è dimenticato una cosa importante per me, io reagisco in base a quanto importante quella cosa è per me, ma anche reagisco con la carica emotiva di tutte le volte in cui non mi sono sentita vista dai miei genitori quando ero piccola perchè quella è la ferita che viene risvegliata in me quando il mio partner si dimentica quella cosa. Il passo che ti porta a capire cosa realmente c’è dietro all’evento che diventa un trigger è una parte molto importante del processo. Probabilmente non si tratta tanto del tuo partner che si dimentica qualcosa ma si tratta di come ti senti quando quello succede: forse non vista? Questa è una ricerca che va fatta ogni volta dentro di te per capire cosa fa veramente male. Che io mi sento non vista è un dato importante che ho bisogno che il mio partner riconosca, ma dire che il mio partner mi fa sentire non vista è diverso. Il motivo per cui un episodio apparentemente meno grave della mia reazione provoca una emozione così forte in me ha tutto a che fare con il mio passato che, chiaramente in questo esempio, ha bisogno di essere guarito. Una conversazione più consapevole e di supporto ad una relazione che si evolve potrebbe essere:
Io sono più forte dopo questo processo, perchè ho scoperto qualcosa di me, delle mie emozioni e del mio dolore, ma ho anche imparato a digerirlo e la relazione è diventata più forte perchè in grado di accogliere entrambi i partner con rispetto. Per rispondere alla domanda iniziale, tu sei responsabile per le tue emozioni e io per le mie. Quando io e te siamo un una relazione è di grande crescita poter essere presente con l’altro nel momento in cui una forte emozione emerge. Chi si sta vivendo l’emozione forte sa di essere il proprietario di quella emozione e sa anche che il suo partner sarà capace di essergli vicino, empatico e amorevole. Chi osserva un partner colto da una forte emozione esprimerà il suo amore con la sua presenza attenta, ma senza sentire il bisogno di proteggersi da accuse o senza cercare di salvare l’altro da se stesso/a. Così facendo si naviga una relazione bilanciata di amore e rispetto, di presenza e connessone profonda. Se queste parole ti hanno riportato a qualcosa che conosci nella tua relazione e ne vuoi parlare con me, mettiti in contatto: [email protected]
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Lara Briozzo
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April 2024
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