Stamattina stavo ascoltando un TED talk molto interessante quando la relatrice comincia a parlare di quanto è importante sapere chi siamo così da poter essere veramente noi stessi, vivere la vita per cui siamo nati ed essere felici. Forse perché stavo camminando in natura mentre ascoltavo e questo, si sa, ti prediscpone ad un contatto più profondo con te stesso e con ciò che ti circonda, o forse perché nell’ultimo periodo ho appreso più in profonditá l’effetto che le ferite subite nell’infanzia possono avere quando siamo adulti, in ogni modo la mia riflessione è stata: ma come facciamo a scoprire chi siamo veramente se tutta la nostra energia è investita a sopravvivere a tutte le ferite che ci portiamo dietro? Photo by Kyle Glenn on Unsplash Metaforicamente lo definirei come cercare di danzare la morte del cigno con uno zaino di 15kg sulle spalle: apparentemente possibile, non particolarmente bello da vedere e sicuramente innecessariamente faticoso.
La mia riflessione allora è: non sarebbe meglio iniziare dal guarire le ferite? La mia ipoitesi è che quando le ferite sono guarite la nostra vera essenza, quella più vera ed intima, emerge naturalemente e non c’è neanche più bisogno di chiedersi ‘chi sono?’, perché a quel punto lo sai, lo senti e ti sembra ovvio. La mia personale esperienza come essre umano in crescita e come terapeuta, ma anche come persona che vive fra altre persone, è che conoscendo se stessi ci si rafforza, più si è forti internamente più siamo in grado di affrontare le ferite che portiamo dentro e guarirle e maggiormente ci avviciniamo a chi siamo veramente. Se ti sembra di non avere ferite del passato potrebbe essere che le ferite ci sono ma sono camuffate molto bene, ma se sei veramente onesto con te stessa/o noterai in alcune aree della tua vita che le cose non vanno veramente bene o che far sembrare che vadano bene ti costa una fatica enorme. Ultimamente sta diventando sempre più evidente come l’intelligenza possa essere un ostacolo alla felicitá. Più si è intelligenti, più facilmente si è in grado di nascondere come ci si sente realmente e far sembrare che vada tutto bene al mondo esterno. Per quanto efficace sia questa strategia, spesso inconscia, nel favorire un’immagine di buon funzionamento dell’individuo nel suo ambiente, quello che assistiamo in questi casi è un isolamento dell’individuo e del suo disagio. Nessuno vede il problema, quindo non viene offerto alcun aiuto. Purtroppo non ho mai incontrato nessun individuo che non avesse nessun bisogno di guarire qualcosa di psychico, emotivo o spirituale, così come non ho mai incontrato nessuno che non abbia mai avuto bisogno di un dottore o anche sono di un cerotto. Siamo esseri umani, organismi non solo biologici ma anche e soprattutto anime incarnate in corpi fisici, mentali ed emotivi che hanno bisogno di regolare manutenzione perché organismi sofisticati e in continua evoluzione. Il mio invito è quindi a considerare come puoi guarire te stessa/o dentro dal dolore che porti e così facendo pavimentare la tua strada verso l’inevitabile e graduale scoperta di chi sei. Non pensare che ci vogliano anni, succede più spesso di quanto pensi che dopo un paio di mesi i miei clienti suggeriscano di fare sedute meno frequenti perché si sentono già così tanto meglio. Non pensare neanche che debba essere una strada dolorosa, nella mia esperienza il modo migliore per raggiungere risultati è collaborare affinchè sia un percorso armonioso e rispettoso dei tuoi confini. Se vuoi parlare con me della tua situazione contattami: [email protected]
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Lara Briozzo
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