![]() Sto leggendo un libro sulla depressione e su come affrontarla usando la meditazione, la mindfullness per essere più precisi. La ragione per cui leggo questo libro è perché ho diversi clienti che accusano sintomi di depressione, alcuni sanno che i loro sintomi vengono comunemente collegati alla depressione, altri sono più focalizzati sul loro malessere e su come uscirne. La prima riflessione che mi sorge leggendo la descrizione di alcuni casi di persone depresse è che la depressione è poco conosciuta e che ci cono molte più persone con sintomi di depressione di quanto non ci si renda conto. Ci si potrebbe dilungare sui motivi per cui la nostra società sta prendendo un aspetto sempre più grigio, ma preferisco focalizzarmi sulle soluzioni, su come aiutarti a stare meglio. Photo by Stefano Pollio on Unsplash L’unico esempio dalla dimenzione sociale che nomino è la sindrome dei social media. Cercare di dare un’immagine positiva di sè e della propria vita al mondo per sentirsi meglio è solo la più recente delle abitudini culturali che rende la leggera depressione o malessere di molti invisibile. Se il malessere è invisibile è molto più difficile ricevere aiuto per stare meglio. Se non si fa qualcosa per stare meglio, i sintomi di depressione potrebbero peggiorare. Talvolta, tutto quello che notiamo in noi stessi è che stiamo male, non abbastanza per considerarci depressi, ma abbastanza da notare un disagio. In questo limbo di malessere presente, ma non allarmante, restiamo spesso fermi. La mia personale posizione riguardo alle diagnosi di malattie psichiche è che seppure siano talvolta necessarie e inevitabili, io ho scelto di lavorare nell’area della salute mentale che non diagnostica perché vedo il rischio di creare una identificazione con il disturbo diagnosticato (sono depresso, sono ansioso) e in questo modo di crearsi da soli una gabbia mentale da cui non si riesce ad uscire. Può diventare anche una scusa per non vivere la nostra vita pienamente, che tutto sommato è un peccato.Quindi può rendere il problema psichico più complesso da guarire. Allo stesso tempo trovo utile notare se i miei clienti hanno anche solo aspetti di alcuni disturbi psichici perché in quel caso, le strategie che aiutano a curare il disturbo psichico possono aiutare anche a ridurre o rimuovere gli aspetti di quello stesso disturbo nei miei clienti. Con questo in mente scrivo questo testo per condividere pratiche che si sono dimostrate efficaci nel trattamento della depressione e che puoi usare anche tu se semplicemente non ti senti bene anche se non credi di essere depresso, ma anche se temi di essere depresso questi suggerimenti ti saranno utili. CAMMINARE Una delle cose più comuniemente utilizzata nei casi di depressione sono gli antidepressivi, psicofarmaci che solitamente mirano a stimolare la serotonina. Quello che è emerso da ricerche scientifiche è che camminare per 30 minuti, 3 volte alla settimana, ha lo stesso effetto degli antidepressivi. Essendo una grande fan del camminare, soprattutto in natura, credo con facilitá che questo studio sia accurato. In un periodo molto pesante della mia vita in cui avrei potuto facilmente lasciarmi andare alla disperazione, ho camminato giornalmente per circa un ora e sono stata bene, ho affrontato tutto con energia, pazienza e fiducia. SCRIVERE Non tutti amano il tenere un diario, per chi si sente di farlo, tuttavia, c’è una grande valore guaritivo nello scrivere giornalmente i propri pensieri e tutto quello che ti passa per la testa, inclusi sogni notturni, idee, domande che sorgono dentro di te. La forma più facile che ho trovato è quella chiamata ‘le 3 pagine mattutine’, che consiste semplicemente nello scrivere 3 pagine a ruota libera ogni mattina. Sentiti completamente libero di apportare modifiche a questa pratica: se hai più tempo e voglia di scrivere o forse noti che ti aiuta proprio, resta più tempo con quest attivitá, se non ti piace ma la vuoi provare, attieniti al minimo indispensabile e osserva durante la prima settimana se noti benefici. MEDITARE Nella sua forma più semplice ed essenziale, meditare consiste nel prestare attenzione a quello che succede qui e ora a partire da te stesso/a, cioè a quello che succede nel tuo corpo, le sensazioni, nel tuo cuore, emozioni e nella tua testa, pensieri e immagini. Non è un esercizio faticoso in cui devi fermare i pensieri, al contrario, osservi quello che c’è nel qui e ora, e così facendo entri in contatto più profondo con te stesso/a. Per chi non è abituato a meditare, fare una passeggiata in natura da soli in silenzio può essere un primo passo verso una pratica di meditazione. Queste sono proprio le basi, le tre cose più utili da fare per stare meglio, per fermarsi e lasciare che la propria anima ci raggiunga. Potrei suggerire queste tre pratiche a chiunque voglia vivere più a pieno la sua vita, se devo essere sincera. E sono tutte pratiche che io pratico nella mia vita, quindi testate personalmente. Ti auguro di raggiungere grande pace interiore con queste pratiche e di notare un percepibile miglioramento nel modo in cui ti senti, se desideri metterti in contatto con me per lavorare insieme a questi temi, se il benvenuto/a.
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Lara Briozzo
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October 2024
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