Principi della pratica dell’OM 2

Mentre continuo a non dire altro tranne che OM è una pratica di meditazione, mi accingo a introdurre il secondo principio di questa pratica: il desiderio è il tuo carburante e la tua bussola.
Lo scopo ultimo del desiderio non è misurare il momento presente per giudicare se è buono o cattivo, positivo o negativo, da complimentare o da criticare. Il vero valore del desiderio è nella sua capacitá di motivarti e accellerare il tuo movimento verso ciò che vuoi, ma che senza la forza del desiderio, probabilmente non avresti neanche osato pensare.

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Il desiderio ti fa entrare nel gioco e questo conta più della realizzazione del desiderio. Scoprire i tuoi desideri, renderli consapevoli, poi esprimerli e gustarsi la sensazione che produce il solo averli è un’esperienza esilarante.

Il desiderio è una forza molto potente e incontrollabile che allo stesso tempo lavora con grande precisione. Quando ti connetti con quei desideri che ti muovono qualcosa dentro, ti emozionano e ti fanno sentire più pienamente te stesso/a, entri in contatto con una forza creatrice profonda e potente che vive dentro ognuno di noi. Il desiderare è il fulcro di questa capacitá creativa.

Non ci sono dei limiti o dei parametri per lavorare correttamente coi desideri. Il desiderare cresce con te e espande la tua capacitá di esprimerti liberamente e di espandere all’infinito quello che sei, che fai e che è possibile per te.

Prova a rilassarti e abbandonarti alle fantasie di una vita dove tutto è possibile, quali desideri emergono?

Lasciati andare per raccogliere i desideri più profondi, quelli più impensabili e anche quelli surreali. Cosa faresti e chi saresti se non ci fossero limitazioni?

Prenditi il tempo per approfondire questa attivitá che ti porterá doni preziosi ogni volta che la ripeterai.

Se poi vuoi approfondire queste tematiche in un colloquio con me, non esitare a metterti in contatto:
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