Riflessioni sulla vita all'estero: le opportunitá nascoste dietro alle differenze culturali26/6/2023 Come si può navigare la vita all’estero e tutte le sue sfide in modo da trarne il massimo beneficio e vivere bene? La risposta breve a questa domanda è che è tutta una questione di mentalità, di come approcci la vita, di come scegli di reagire a quello che ti succede. In tutta onestà ho conosciuto anche Italiani che dopo 30 anni all’estero, sempre nella stessa nazione, non avevano niente di positivo da dire riguardo alla loro esperienza di vita fuori dall’Italia. E allora mi domando che senso ha continuare a mantenere lo stesso approccio per tanto tempo quando si ottiene sempre lo stesso deludente risultato, quasi come se il lamentarsi, l’arrovellarsi avesse una sua ragione d’essere. Photo by Nandhu Kumar on Unsplash Io mi rivolgo a chi vuole provare qualcosa di diverso, a chi vuole mettersi in gioco e scoprire cosa c’è fuori dalla sua comfort zone, ma anche più semplicemente mi rivolgo a chi è aperto per integrare nuove parti di se e a entrare in contatto con il resto del mondo. Siamo qui per darci una mano, ma anche per essere onesti con noi stessi perchè quello è l’unico modo di crescere veramente. Vivere all’estero in qualche modo ci rende tutti più vulnerabili e per questo è fortemente consigliato che tu ti prendi buona cura di te: corpo, mente e spirito e che guardi con comprensione verso gli altri che sono sulla stessa barca insieme te. Io ho imparato molte cose col famoso metodo ‘tenta e sbaglia’ intermezzato da ‘casca e rialzati’ e occasionali momenti di ‘eureka’. Alcune cose le ho capite subito, altre ci è voluto in pò, ma la lezione più importante su cui torno ogni volta è che tutto parte da dentro di me, dalla miaa intenzione, dal mio atteggiamento e dal modo in cui penso, sento e mi comporto. Un aneddoto dai primi mesi in Olanda: camminavo per andare al lavoro in una freddissima mattina d’inverno, strade tutte ghiacciate e scivolose, passo davanti ad una scuola elementare e proprio in quel momento vedo un ragazzino scivolare con la bici e cadere per terra. La mia reazione da Italiana è stata quella di corrergli incontro e chiedergli se stava bene, il povero giovane ha visto questa sconosciuta correre verso di lui ed è scappato col terrore negli occhi. Lui non stava facendo altro che incarnare la sua cultura individualista la cua regola di comportamento è che non entri nello spazio degli altri se non invitato, io stavo comportandomi da tipica Italiana che si sente in dovere di aiutare se vede uno qualcuno in difficoltà. Avrei potuto giudicare quella che a me sembrava la stranezza del suo comportamento o avrei potuto lasciare che il critico interiore mi massacrasse perchè chiaramente avevo fatto qualcosa di sbagliato, se quella era la reazione del giovane. Oppure avrei potuto scegliere la terza via e guardare con curiosità alla situazione per cercare di capire, fare domande, ascoltare le risposte e raccontare di come ho visto le cose succedere diversamente nel mio paese. Il modo in cui ti poni rispetto alla vita ha sempre origini profonde, origini legate alle circostanze in cui sei cresciuto/a, alle esperienze fatte e ai segni che tutto questo ha lasciato in te. Questo non è per dire che dovrai stenderti sul lettino di un terapista per anni per comprendere tutte le ramificazioni passate di quello che senti oggi, ma semplicemente che, nel corso della vita, ti troverai a riflettere su episodi del passato, ricordarderai cose che non pensavi fossero importanti o ti renderai conto come certe situazioni passate ancora ti influenzino. Tutte le cose che credi vengono messe in discussione quando incontri una nuova cultura e questo può creare confusione e far paura, ma io ti voglio aiutare a guardare a questa sfida come ad una opportunità per crescere e diventare più e più te stesso. La consapevolezza ti renderá libero/a e questo ti aprirá nuovi orizzonti e ti fará vedere nuove possibilitá. Lara: [email protected]
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Lara Briozzo
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